La rubrica vuole descrivere le emozioni, la quotidianità e le abitudini che un artista italiano è costretto a vivere in questi giorni di riposo forzato. Il primo artista coinvolto di questo mese di Aprile è Davide Palma, cantante pianista e arrangiatore, Davide proviene da studi di canto jazz, canto lirico e pianoforte jazz. Ha come riferimento, cantanti di big band della storia americana, come Sinatra, Tony Bennett, Sammy Davis jr., Mel Torme, Sarah Voughan, Ella Fitzgerard. Negli anni la passione per il Jazz americano degli anni ’50 diventa sempre più viva, riproponendo con arrangiamenti originali e con un suo modo originale di cantare da “crooner”, una propria chiave interpretativa di alcuni fra gli standard più belli del songbook americano.
Il 18 febbraio 2020 è uscito per la Emme Record Label il suo disco Something’s Gotta Swing. La formazione è completata da Tiziano Ruggeri alla tromba, Piersimone Crinelli al sax baritono, Andrea Candela al pianoforte, Marco Loddo al contrabbasso ed Emanuele Zappia alla batteria.
Buongiorno Davide, innanzitutto grazie per aver aderito alla nostra rubrica. Siamo ormai alla terza settimana di “Domicilio forzato”,come stai vivendo questo periodo? Cosa ti manca delle tue abitudini?
Quello che stiamo vivendo è certamente un periodo strano, difficile e complicato per molte persone e il per paese. Personalmente lo sto vivendo con tranquillità, nel senso che non mi trovo in prima linea cercando di far fronte a quest’ emergenza, ma do il mio contributo per come ci è stato indicato.
Sicuramente mi manca l’attività musicale, intesa come lavoro, come possibilità di ascolto, condivisione e socializzazione. In generale manca la normalità, fatta di quotidianità e non.
Ad ogni modo credo che periodi di emergenza come quello che stiamo vivendo vadano affrontati con la corretta dose di attenzione ed allerta accompagnati da una necessaria tranquillità.
Tutto questo tempo a disposizione ci sta dando molte possibilità nell’approfondire le nostre passioni. Come passi la tua giornata in questo periodo?
Cerco di mantenere la mia giornata abbastanza impegnata. Lo stile di vita che stiamo sostenendo ci dà la possibilità di regolarizzare alcune nostre abitudini. Una di queste è lo studio del nostro strumento. Quindi senz’altro sto approfondendo lo studio musicale e preparando del materiale per nuovi progetti futuri.
Stai suonando un brano in particolare? Cos’ha di particolare che ti ha spinto ad approfondirlo?
Il brano So In Love l’ho ascoltato per la prima volta a NY City, l’anno scorso. Ero andato a sentire il musical “Kiss Me, Kate” di Cole Porter (uno dei miei compositori di jazz preferiti) e sono rimasto profondamente attratto da questo brano. Perciò mi ero promesso di studiare questo brano una volta rientrato Roma.
In realtà, vuoi per motivi di concerti, vuoi per la preparazione del mio disco, non ho mai trovato il tempo e la giusta occasione per vedermi So In Love.
In questo periodo di pausa generale, dovuto all’emergenza COVID-19, ho iniziato a studiare questo standard americano.
Benchè la melodia e l’armonia siano piuttosto lineari, ancora non sento di aver trovato la mia interpretazione tecnica ed artistica di questo brano. Perciò continuerò a studiarmelo, provando nuove soluzioni, sia nel cantato, che nell’ arrangiamento.
Ad ogni modo con molto piacere partecipo a questa bell’iniziativa di Emme Record Label, di condividere le fasi, o anche solo l’approccio, dello studio di un nuovo brano, che in futuro entrerà nel repertorio da concerto. Vi allego un mio video, che spero vi piaccia.
Buon ascolto e buona musica!
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