Mostrare le emozioni, la quotidianità e le abitudini di un artista italiano in questo mese di Marzo, questo è l’obiettivo de “La Musica ai tempi del Corona”. Ospite della Rubrica è il chitarrista e compositore calabrese Andrea Infusino, autore negli ultimi 3 anni di due Album “Beetween 3 & 4” e “Amarene Nere”, in cui il chitarrista con grande originalità esprime un sound estremamente contaminato, influenzato da numerose esperienze che vanno dalla musica folk alla classica, passando appunto per il jazz e l’improvvisazione
Ciao Andrea, sai già che la nostra rubrica ha la necessità di mostrare tutto quello che un musicista come te sta vivendo in questi strani giorni. La prima domanda che ti poniamo è: cosa ti manca delle tue abitudini?
Sto vivendo rinchiuso in casa. In Calabria, dove vivo, c’è un clima surreale misto di desolazione e di persone che vedono ancora lontano il virus. Questo atteggiamento fortunatamente è limitato e purtroppo i numeri iniziano anche qui al sud ad essere significativi. Perciò confido che anche i testardi, o increduli, possano dotarsi di senso civico e di mettersi al riparo dal proprio e dall’altrui contagio. Non sono solo numeri i malati e i morti “del nord”: virgoletto perchè per me non c’è nord/centro/sud, siamo tutti italiani e tutti individui. Ogni persona, porta con sè la propria umanità, i propri affetti, i propri talenti e le proprie debolezze. Sosteniamo l’umanità e la salute della nostra già caduca e compromessa società.
Le mie abitudini, pertanto, sono cambiate nella misura in cui la mia attività lavorativa primaria, più di prima, è svolta in remoto. Fortunatamente con una connessione internet molte attività lavorative, legate a molte branche dell’ingegneria, si possono svolgere da remoto. Che questo periodo ci faccia riflettere su certe riluttanze a lavorare a distanza e per obiettivi, così come a essere onesti e a non approfittare della remotizzazione. E’ interessante notare la diminuzione di inquinamento in questo sofferto periodo nelle nostre città, facciamo di questi dettagli esperienza per avere nuove e piu’ sane abitudini in futuro.
Effettivamente la vita mondana notturna, fra uscite in ristoranti o per qualche concerto o evento culturale, mi manca ma sta bene così visto che è un blocco per una giusta causa.
Tutto questo tempo a disposizione ci sta dando molte possibilità nell’approfondire le nostre passioni. Come passi la tua giornata in questo periodo?
Come vi dicevo, le mie giornate sono scandite dai ritmi lavorativi ma anche da quelli musicali visto che in casa posso ascoltare quello che voglio quando voglio e al volume che voglio! Quindi largo a Charlie Parker, ma anche ai Daft Punk o a Rachmaninov…
Stai suonando un brano in particolare? Cos’ha di particolare che ti ha spinto ad approfondirlo?
In questo periodo sto studiando diversi brani. Il primo è per il mio corso di basso (si sono chitarrista, ma amo il basso) sto studiando Ana Maria di Wayne Shorter, poi Falling Grace di Steve Swallow, ma anche ripassando qualche standard e brani più mainstream e bop. Come ad esempio Cheerokee, cercando di stimolare l’inventiva fra le interpretazioni dei grandi e i propri percorsi poco battuti.
Questo sito web usa i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Info